Hai Domande riguardo al Consorzio di Bonifica? Verifica se trovi la risposta nelle nostre FAQ, in caso contrario scrivici alla mail consorzio@bonificachiana.it o alla pec consorziobonificachiana@postecert.it
Un Ente pubblico, amministrato dai consorziati, che coordina interventi pubblici ed attività privata per la salvaguardia del territorio dai dissesti idrogeologici e per la tutela e valorizzazione ad uso plurimo dell’acqua.
Tutti i proprietari degli immobili di qualsiasi natura (terreni, fabbricati) ricadenti nel comprensorio di bonifica e che contribuiscono agli oneri necessari all’attività istituzionale del Consorzio.
Un’area territoriale, idraulicamente omogenea, classificata di bonifica e delimitata con provvedimenti della Regione, nella quale opera un Consorzio di bonifica.
Gli Organi del Consorzio, così come previsto dagli artt. 13, 14, 15, 16 e 17 della L.R. Umbria n. 30/2004, sono:
- l’Assemblea dei consorziati;
- il Consiglio di Amministrazione;
- il Presidente;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.
Sì. Ogni cittadino proprietario di immobili ricadenti all’interno di un comprensorio di bonifica e in regola con il pagamento dei contributi consortili può candidarsi, in occasione del rinnovo quinquennale, alle cariche consortili.
- Progettare, eseguire, mantenere e gestire opere pubbliche di bonifica;
- partecipare alla formazione dei Piani territoriali ed urbanistici e dei Programmi di difesa dell’ambiente;
- concorrere alla realizzazione delle attività di difesa del suolo, di fruizione e di gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale e di tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi;
- contribuire all’azione pubblica per la tutela delle acque destinate all’irrigazione e di quelle defluenti nella rete di bonifica;
- partecipare ad un sistema integrato e coordinato di Protezione Civile e di pronto intervento idraulico durante gli eventi di piena.
- Opere volte a realizzare e a mantenere in efficienza un assetto territoriale idraulicamente sicuro, o comunque a ridurne il rischio idraulico;
- opere volte alla valorizzazione del territorio ed allo sviluppo dell’agricoltura;
- opere volte alla tutela ed alla conservazione delle risorse naturali.
- Opere di presidio e difesa idrogeologica poste sulle pendici, eventualmente connesse al reticolo delle acque superficiali quali muri di sostegno, briglie, drenaggi, pozzetti, scoline e cunette;
- opere pubbliche ed impianti di approvvigionamento, sollevamento, regolazione e distribuzione delle acque irrigue;
- opere pubbliche finalizzate ad assicurare le funzionalità della rete scolante del territorio, quali i canali di scolo e le aste del reticolo idraulico secondario, le connesse opere e manufatti di regolazione e difesa come paratoie, porte vinciane, botti sifone, impianti idrovori, nonché le infrastrutture necessarie per il funzionamento e lo svolgimento delle attività di vigilanza.
La spesa per l’esecuzione delle opere pubbliche di bonifica è sostenuta dallo Stato e/o dalla Regione, in alcuni casi al 100%, in altre con quote inferiori; la spesa per la manutenzione, l’esercizio, la custodia e la vigilanza delle opere di bonifica e, in generale, per il funzionamento del Consorzio è sostenuta dai consorziati (ai quali fa altresì carico l’eventuale quota residua per l’esecuzione delle opere) ed in piccola parte dalla Regione.
In ragione del beneficio conseguito o conseguibile dalle opere e dalle attività di bonifica, sulla base di criteri fissati nel Piano di Classifica per il riparto degli oneri consortili.
Uno strumento che individua e quantifica il beneficio che ciascun immobile trae dall’attività di bonifica. Il Piano garantisce, grazie ad una completa ricerca e ad una puntuale individuazione degli Indici di beneficio conseguito o conseguibile, un corretto esercizio del potere impositivo.
Il potere che la legge assegna ai Consorzi di bonifica di imporre contributi per far fronte alle spese di gestione, manutenzione, esercizio e custodia delle opere e degli impianti nonché di funzionamento dei Consorzi stessi.
Sì. Infatti i canali e gli impianti di bonifica hanno il compito di raccogliere, allontanare e scaricare velocemente le acque piovane nonché quelle di rifiuto, provenienti da insediamenti civili e produttivi (in alcuni casi direttamente, in altri in uscita dagli impianti di depurazione) rendendo così agli immobili ricadenti nel comprensorio consortile un vantaggio diverso dal servizio di fognatura e depurazione, cioè un beneficio di carattere idraulico che incide direttamente sul valore della proprietà immobiliare.
Questa diversità è evidenziata anche dal fatto che il contributo di bonifica viene pagato dai proprietari degli immobili consorziati, mentre il canone per depurazione e fognatura è pagato dagli utenti del servizio acquedotto, siano essi proprietari o affittuari degli immobili dove si effettua la bonifica.
Da ultimo il contributo di bonifica ha natura tributaria ed è un onere deducibile nella dichiarazione dei redditi; stante la predetta natura, non è soggetto ad IVA, diversamente da quanto avviene per il servizio di fognatura e depurazione.
Il comprensorio del Consorzio, che ha caratteristiche di interregionalità, ha una superficie territoriale totale di Ha. 89.966,02 che ricade nelle Regioni Toscana e Umbria, nelle Province di Siena, Perugia e Terni, e nei seguenti Comuni:
- Provincia di Siena:
- Cetona
- Chianciano Terme
- Chiusi
- Montepulciano
- Pienza
- S. Casciano Bagni
- Sarteano
- Provincia di Perugia:
- Città della Pieve
- Provincia di Terni:
- Allerona
- Castel Giorgio
- Castel Viscardo
- Fabro
- Ficulle
- Montegabbione
- Monteleone d’Orvieto
- Orvieto
- Parrano
- Porano
